Tramonto a Salé
Testo cartolina
Era settembre quando ho fotografato, con i miei occhi, questo tramonto.
Non ne avevo mai visto uno simile.
Senza filtri di Instagram era disarmante.
Non era artefatto, editato o saturato da Photoshop, era reale.
Era incredibilmente vero.
Le varie gradazioni di arancio albicocca e di rosso veneziano si sposavano perfettamente fondendosi in una macchia di colore sensazionale. Dal giallo Napoli si arrivava al fucsia Hollywood.
Mi trovavo a Salé, vicino alla Capitale del Marocco, Rabat.
Di fronte a me un immenso acquerello sull’oceano.
Il cimitero musulmano, con le sue tombe cerulee, s’infrangeva sulla costa, a ridosso del faro.
Sembrava di essere in un altro pianeta e vedete, quando vi ritrovate di fronte a certi scenari, la prima cosa che vi viene in mente è Verità.
Ho pensato a lui. A come sarebbe stato averlo a fianco di fronte a questo spettacolo.
Non avrebbe tolto nessuna bellezza, semplicemente, l’avrebbe aggiunta.
E invece lui si trovava a circa 2509 km da lì. Sedeva alla sinistra della sua compagna, nel mezzo un figlio.
Beh, grazie a quel tramonto ho capito che era amore. Amore reale. Amore vero.
Il viaggio è terribilmente e magnificamente chiarificatore.
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